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PACE bandiera anim 1Con i ragazzi dell’Istituto “Marie Curie” di Pergine e di Levico

Una ”Marcia” per dire no alla guerra

Promossa da attivisti e associazioni pacifiste, la “Marcia dei Bruchi” farà tappa a Levico Terme e a Pergine Valsugana il 7 e l’8 marzo

All’Istituto Marie Curie di Levico e di Pergine fervono i preparativi per la “Marcia dei Bruchi”, un cammino di sensibilizzazione che, dopo essere partito da Borgo Valsugana il 4 marzo, farà tappa il giorno 7 a Levico Terme e l’8 a Pergine, per proseguire poi in numerosi centri del Trentino e dell’Alto Adige, fino ad approdare il 12 aprile a Bressanone.

L’iniziativa è stata promossa da John Mpaliza, cittadino italo-congolese attivista per i diritti umani e la pace, e da numerose associazioni presenti sul territorio della Valsugana. Numerose sono le classi dell'Istituto che hanno aderito con entusiasmo.

La marcia avrà come protagonisti proprio loro, i giovani: un modo originale per “gridare” a tutti il desiderio di cambiare il mondo, di trasformarlo; l’occasione per camminare insieme e avviare, passo dopo passo, una piccola, simbolica metamorfosi. Esattamente come i bruchi che dallo stato larvale si trasformano in bellissime farfalle.

La volontà dei ragazzi è quella di esternare il grande desiderio di vita e di pace che si portano dentro. Non vogliono restare passivi in queste ore buie per i destini di alcuni popoli europei. Cammineranno per testimoniare a tutti che la pace, i diritti umani, il rispetto dell’ambiente sono un problema oramai imprescindibile: nessuno può chiamarsi fuori.

In occasione della “Marcia dei Bruchi”, gli studenti del “Marie Curie” hanno dato libero sfogo alla loro fantasia e creatività, esprimendosi con i linguaggi più diversi: c’è chi ha creato striscioni e cartelloni sfruttando una vena artistica, chi, come i musicisti, canterà e suonerà; chi ha un’inclinazione più scientifica ha preparato apposite infografiche per mostrare gli allarmanti dati dell’attualità; e infine gli umanisti che, a seguito di ricerche approfondite sulle culture del mondo, proporranno un’esposizione etnografica con oggetti e passatempi ludici di paesi lontani.