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Denis Valler, ex studente del Curie e neo laureato in Ingegneria, premiato dalla Cassa rurale: propone tre usi differenti ma complementari di Palazzo Crivelli

Palazzo Crivelli, una tesi per lanciare il recupero

criv quaPERGINE — Il suo originale porticato e la sua caratteristica struttura architettonica domina l'intera via Maier, rappresentando uno del palazzi più prestigiosi dell'intero centro storico di Pergine. Palazzo Gentili-Crivelli, che ha ospitato fino al 2003 la famiglia nobile ed è stato poi ceduto dalla Provincia al Comune di Pergine per 50 armi al canone d'affitto simbolico di 96 euro annui, è oggetto di una interessante tesi di laurea discussa da Denis Valler presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Trento, premiata poco prima di Natale dalla Cassa Rurale Alta Valsugana tra le sette tesi vincitrici del Bando “Valore allo studio e al Territorio”.

Denis Valler perché una tesi dedicata alla tua citta?

Dopo il diploma in Costruzione, ambiente e territorio (ex geometri all'Istituto Marie Curie) ho scelto la Facoltà di Ingegneria a Trento per approfondire storia ed architettura dei palazzi della città e di via Maier, già sede di edifici nobiliari e di dimore vescovili ed oggi quasi dimenticata, con molte attività chiuse. Con la mia relatrice, la professoressa Alessandra Quendolo, e dopo un confronto con la vicesindaca Daniela Casagrande, ho elaborato un'ipotesi di restauro e valorizzazione di palazzo Gentili-Crivelli».

Palazzo ricco di storia, ma che richiedente infatti Interventi urgenti.

Il palazzo assume l'attuale dimensione e caratteristiche ad inizio del 1700, ma sin dal '600 è stato dimora di varie famiglie nobiliari e, secondo alcuni studi, i suoi ampi avvolti in epoca medievale (dal 1300) sarebbero stati dei magazzini e dispense del castello di Pergine. Un palazzo oggi disabitato e abbandonato, e dove ogni intervento di recupero è molto costoso e condizionato da norme e vincoli molto stringenti

La scorsa estate una prima ipotesi d'utilizzo (come sala espositiva temporanea), ma ora serve di più?

La mia tesi, non legata a vincoli di finanziamento o burocratici, propone uno studio complessivo di recupero dell'immobile, ipotizzando anche partnership pubblico-privato per garantire un nuovo uso dell'edificio e riconsegnare alla comunità un palazzo che è un unicum nella storia perginese. La tesi parte da un'attenta analisi storica (scoprendo la vita della famiglia Crivelli) e dallo studio del contesto territoriale ed urbano di via Maier.

Nella sua tesi palazzo Gentili-Crivelli cambia volto?

Ho ipotizzato di realizzare all'interno del palazzo un bar-ristorante elegante e prestigioso posto tra piano terra e interrato (appetibile anche ad investitori privati). Gli ambienti presenti al piano primo potrebbero ospitare delle mostre temporanee, mentre al secondo piano, contraddistinto da stucchi settecenteschi e da pregiati pavimenti intarsiati, si ipotizza di allestire un percorso fisso con gli antichi mobili oggi conservati in altri palazzi e castelli trentini; un'unione tra architettura, arte ed arredo. Una pinacoteca con spazi per l'esposizione delle opere, ma anche con atelier dedicati agli artisti, un laboratorio didattico ed un'aula pittura.

Una ristrutturazione che potrebbe partire dal tetto?

Dal punto di vista ingegneristico, vista l'impossibilità di effettuare l'analisi strutturale dell'intero edificio (dati i molti, vincoli esistenti), mi sono concentrato sui vari elementi della copertura ed i possibili interventi di consolidamento del tetto. Un lavoro iniziale e solo parziale, ma che mi auguro possa essere da stimolo, per altri studi ed analisi per poter recuperare uno del palazzi più storici e prestigiosi del centro storico dl Pergine, rilanciare Il contesto limitrofo (via Maier) e promuovere il territorio.