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La mattina di lunedì 3 aprile siamo partiti dalla stazione per arrivare in cima al Monte Celva. Ancora un po' addormenti ci siamo incamminati verso Roncogno. Non sapevamo ancora cosa ci aspettasse ma eravamo speranzosi. Il meteo che aveva previsto il diluvio universale ci aveva solo spaventato. Infatti la giornata si preannunciava calda e soleggiata. A metà mattinata un fresco venticello ci ha sorpresi ma non ci siamo scoraggiati e una volta infilate le giacche abbiamo proseguito con il nostro cammino. La salita non troppo ripida potrebbe aver spaventato i meno allenati di noi ma solo per un momento perchè tra una chiacchiera e una risata siamo riusciti ad arrivare al primo checkpoint. Ci siamo fermati ad ammirare il panorama della Val d’Adige e della Valsugana. Proseguendo abbiamo raggiunto il forte di Roncogno l’ultimo punto prima di addentrarci nel bosco. Visitare un ambiente così diverso dalla nostra quotidianità è stato affascinante forse per alcuni tratti un po’ faticoso ma incredibilmente divertente. Entrati poi nei panni di esploratori siamo entrati in oscuri cunicoli e per un momento ci è sembrato di essere i protagonisti di un qualche film horror aspettandoci che sbucasse qualche mostro da dietro l’angolo. Poi usciti abbiamo fatto l’ultimo sforzo e arrivati in cima il nostro meritato pranzo ci ha ripagato dello sforzo. Ma a quanto pare la salita non ci ha abbattuti e abbiamo iniziato a chiacchierare, ballare ed esplorare ancora una volta i dintorni. La vista della discesa ha un po’ rallegrato gli animi e non senza poca attenzione abbiamo cercato di non cadere su nessun sasso. Sopravvissuti tutti alla parte più ripida il resto ci è sembrato un gioco da ragazzi. E arrivati in stazione leggermente affannati ci siamo salutati e dileguati sui nostri amati divani che in una giornata così intensa ci sono mancati solo un po’.

Giada Pintarelli, Angela Cortelletti e Lisa Moser. 2 ASE