SICUREPUBBLITRASPSCUOLA

faceyouistalinkwatTEL

MESSA2MESSAATA2

scientifico tradizionale3liceoLINGsocio3ECONWEBTURISMO2COSTRINFO ROBOTICA2TELECOMUNI

IMG 2911IMG 3065IMG 2903

Nel corso del mese di novembre posso dire di aver scoperto un nuovo mondo.
Ho avuto 3 eventi significativi che mi hanno fatto riflettere: il primo riguarda il documentario visto in classe “Indovina chi viene a cena”, il secondo è stata l’esperienza al Mas del Saro da Vea Carpi e il terzo la visita della stalla Le Mandre a Bedollo.
La mia vita dal punto di vista alimentare è completamente cambiata.
La mia famiglia mi ha sempre insegnato a selezionare un certo tipo di prodotti sani e buoni da consumare, ma personalmente non ci facevo molta attenzione: solitamente mangio di tutto senza problemi.
In seguito a queste tre esperienze ho modificato totalmente le mie abitudini nel mangiare:
Io sapevo che esistevano allevamenti intensivi e animali maltrattati ma nonostante ciò continuavo a fare finta di niente solo evitandone se possibile il consumo.
Vedendo e capendo come stanno realmente i fatti mi sono resa conto che c’è un mondo tutto da scoprire per quanto riguarda ciò che mangiamo.
Gli allevamenti intensivi, senza scrupoli, fanno vivere gli animali in gabbie con la mancanza di possibilità di muoversi e di vivere una vita sana: oltre a vivere male compromettono anche la nostra salute per via dell'abbondante quantità di antibiotici dati che ci risultano tossici.
Non capisco perché l'uomo per motivi economici fa male a se stesso e agli altri, ormai viviamo in una società in cui la morale non conta affatto.
Le mucche frisone ad esempio vengono messe in gara in base alle mammelle più grandi: in seguito a un'indagine si è scoperto che gli allevatori spesso iniettano ormoni nelle mammelle per favorirne la crescita.
La cosa peggiore è che poi noi ci nutriamo e beviamo il latte di questi animali e quindi oltre a fare male a loro facciamo male a noi stessi.
Un altro esempio sono i polli, per farli aumentare di peso vengono imbottiti di sostanze e medicine in modo da velocizzare e aumentare la produzione di carne.
Da quanto crescono an un certo punto cedono le loro zampe e muoiono in breve tempo.
Oltre alla carne bisogna prestare molta attenzione anche al pesce.
Nel guardare il documentario mi ha colpito come il salmone in certe zone del mondo vive tutta la sua vita impedito da reti sott'acqua che delimitano le aree di allevamento. Inoltre viene nutrito da mangimi contenenti sostanze inquinanti per l’ambiente e tossiche anche per noi.
Spesso per farlo risultare più appetibile viene messo nel mangime colorante rosso.
Un altro fatto che mi ha colpito è che esiste una società italiana che produce bresaola con marchio dop (denominazione di origine protetta). In seguito a una ricerca si è scoperto che la carne proviene dal Brasile e poi viene targata dop solo perché è lavorata e trattata in Italia.
Possiamo capire come al supermercato ci vengono esposti i prodotti in un certo modo quando in realtà sono tutt’altro.
Dopo aver visto questo documentario ho sperimentato l’esperienza di diventare vegetariana.
La mia opinione personale è che si ha bisogno di mangiare carne per vivere ma è bene mangiarla solo se si è sicuri che proviene da un allevamento in regola e sano.
Per provare ad entrare al massimo in questa esperienza ho provato a smettere di mangiare carne per una settimana, ci sono riuscita e ho deciso di continuare il mio percorso..
Adesso piano piano ho condiviso queste idee con la mia famiglia e nonostante tutto vengono rispettate.
Secondo me è essenziale la condivisione di pensieri e stili di vita per essere più consapevoli e cercare di modificare i modi di fare scorretti della gente.
Abbiamo potuto conoscere Vea, persona ben informata e consapevole di ciò che succede alla carne e al pesce negli allevamenti intensivi.
Vea ha deciso di stravolgere la sua vita andando ad abitare in un maso: coltivando le proprie verdure e allevando i propri animali in modo da diventare autonoma. Questa signora e la sua famiglia mangiano solo propri prodotti.
Questo sarebbe a mio parere un giusto compromesso per mangiare carne, gli animali vivono bene e vengono curati molto.
Essendo non molto favorevole la posizione di questo maso gli animali se malati non hanno molta disponibilità di essere curati da parte di veterinari allora Vea ha imparato ad arrangiarsi.
Vea oltre alla produzione di carne e ortaggi, si dedica alla cucina in particolare del pane.
Con il suo lievito madre che alimenta da moltissimo tempo, produce pane e focacce.
Infatti abbiamo potuto partecipare e cimentarci nella produzione del pane portando a casa anche un vasetto di lievito madre.
Oltre alla fermentazione del pane abbiamo sperimentato il processo di fermentazione acetica producendo i crauti ovvero il cavolo cappuccio lasciato fermentare con acqua e sale.
Possiamo notare quante cose si possono cucinare e fare localmente in produzione propria.
A mio parere è proprio da queste piccole azioni autonome che si potrebbe iniziare a cambiare la situazione. Dai piccoli gesti o azioni come comprare carne da produzioni locali e sane credo che gradualmente si possa cambiare questo sistema.
La scorsa settimana siamo andati a visitare le Mandre: una stalla a Bedollo. Il figlio del proprietario ci ha spiegato che questa stalla è partita tutto dal sogno di suo papà di diventare contadino e autosufficiente alimentarmente. Ci ha spiegato che dal 2002 in seguito a immensi sacrifici è riuscito a costruirsi il suo mondo. Possiedono mucche, maiali e capre in quantità nettamente maggiori rispetto a Vea. Nonostante ciò vengono trattate e curate bene.
Questa stalla è per lo più finalizzata alla produzione di latte e formaggi rispetto alla produzione di carne.
Una cosa che ho notato visitando le 2 produzioni locali è stata che più animali si hanno, più è difficile mantenere condizioni di vita favorevoli per gli animali. L’azienda Le Mandre comunque mi è sembrata fare attenzione a trattare tutto nel miglior modo possibile.
La figlia del proprietario ci ha spiegato come si fa il formaggio, come si conserva e come sono tutte procedure costose che richiedono tempo, soldi e impegno. Nonostante ciò si vede la voglia di fare e produrre non solo per fini personali ma proprio per dare la possibilità a più persone di mangiare bene e sano.
È bello incontrare persone volenterose e fiduciose come Vea o i proprietari delle Mandre perché ti fanno capire che si può ancora iniziare a cambiare e nulla va dato per perso.
Le uscite svolte questo mese per Ambiente e Sostenibilità mi sono veramente piaciute e mi hanno fatto scoprire moltissimi aspetti interessanti e reali che spesso vengono tralasciati.
Sono contenta e vado fiera di essere consapevole e per quanto posso ho deciso di dare la mia parte provando a cambiare in meglio le mie abitudini alimentari.

 

Lisa Leonardelli – 3ALS